f434 - rMal d 1 (Mela)
Dettagli esame
Esame utile in caso di sospetta allergia alla mela, cross-reattività da PR-10 e per identificare la molecola responsabile di un precedente risultato positivo al relativo test con estratto allergenico.
Mal d 1 è una proteina presente soprattutto nella buccia ma anche nella polpa ed appartiene al gruppo PR-10 (tipo Bet v 1). Essendo, inoltre, una proteina sensibile al calore e alla proteolisi, sbucciare la mela o consumarla cotta anziché cruda potrebbe essere un metodo efficace per ridurre l’esposizione a Mal d 1. Si osserva una forte cross reattività con la molecola Bet v 1 del polline di betulla. Gli individui sensibilizzati a Mal d 1 presentano, entro pochi minuti dal consumo di mele, sintomi correlati alla sindrome orale allergica (SOA) con prurito orale, irritazione della mucosa orale o angioedema di labbra, lingua o gola. Una reattività crociata potrebbe essere rilevata anche con pere, pesche e ciliegie.
Tipo campione
Siero
Metodica
ChLIA
Preparazione
A digiuno per circa 8-12 ore prima del prelievo
Condizioni di conservazione
Per la conservazione del campione consultare la Carta Servizi
Condizioni di trasporto
+2/+8°C
Bibliografia
Hamilton RG. Allergic sensitization is a key risk factor for but not synonymous with allergic disease. J Allergy Clin Immunol. 2014 Aug;134(2):360-1. doi: 10.1016/j.jaci.2014.02.022. Epub 2014 Mar 31. PMID: 24698318.
Matricardi PM, Kleine-Tebbe J, Hoffmann HJ, Valenta R, Hilger C, et al. EAACI Molecular Allergology User's Guide. Pediatr Allergy Immunol. 2016 May;27 Suppl 23:1-250. doi: 10.1111/pai.12563. PMID: 27288833.
analisi di laboratorio
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Il test permette la determinazione quantitativa della proteina tau fosforilata a livello di treonina 181 (pTau181) a supporto della diagnosi della malattia di Alzheimer.
Anticorpi anti- NMDAR
Le sindromi neurologiche paraneoplastiche sono disordini neurologici che possono colpire qualsiasi parte del sistema nervoso, si verificano in associazione con il cancro e hanno patogenesi immunomediata che spesso è supportata dalla presenza di specifici autoanticorpi neuronali. Gli autoanticorpi neuronali vendono suddivisi in alto, medio e basso rischio di eziologia paraneoplastica. L’associazione con il cancro è compresa tra il 30 e il 70% per gli autoanticorpi a rischio intermedio ed è minore del 30% per quelli a rischio basso. Generalmente gli autoanticorpi a rischio intermedio e basso sono patogenetici e i pazienti rispondono bene alla terapia immunosoppressiva. Gli autoanticorpi anti-recettore dell’ N-metil-D-aspartato (NMDAR) sono marcatori di malattie neuronali autoimmuni come l’encefalite anti-NMDAR. L’associazione con il teratoma ovarico o extra-ovarico è del 38%. La presenza di tumore (principalmente teratoma ovarico) si riscontra in giovani donne tra i 12 e i 45 anni. Pazienti più vecchi e bambini hanno minor frequenza di tumore (<25% e <10%, rispettivamente). La ricerca di autoanticorpi neuronali a fenotipo intermedio e basso deve essere condotta su siero e liquido cerebrospinale in parallelo.
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