Neurologia

β-amiloide 1-40

Dettagli esame

La malattia di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa con deterioramento cognitivo progressivo ed è la principale causa di demenza in persone con più di 65 anni. Il decorso della malattia è caratterizzato da tre fasi: la fase preclinica, la fase MCI (disturbi cognitivi leggeri) e la fase di demenza. La fase preclinica dura diversi anni ed è caratterizzata inizialmente da amiloidosi, seguita da taupatia, neurodegenerazione e lievi disturbi cognitivi. Con l’aumento dei deficit cognitivi, la malattia progredisce ed entra nella fase MCI. Lo stadio finale della malattia è caratterizzato inoltre dall’incapacità di svolgere le attività della vita quotidiana. In seguito alla diagnosi clinica della malattia di Alzheimer, l’aspettativa di vita del paziente è, in media, di 7 a 10 anni.

 

La malattia di Alzheimer è caratterizzata da accumulo di placche extracellulari e formazione intracellulare di aggregati neurofibrillari nella regione corticale e limbica del cervello che determinano degenerazione dei neuroni e delle sinapsi. Le placche senili sono aggregati dei peptidi β-amiloide Aβ1-40 e Aβ1-42 che originano dalla proteina precursore dell’amiloide. Gli aggregati neurofibrillari intracellulari sono invece composti da proteine tau iperfosforilate. La ricerca di: Aβ1-42, il quoziente Aβ1-42/Aβ1-40, la Tau totale e la Tau fosforilata nel liquor sono biomarcatori essenziali della malattia di Alzheimer e supportano la diagnosi clinica anche se non è possibile diagnosticare la malattia di Alzheimer solo sulla base dei risultati dell’analisi di laboratorio. I rilievi devono essere sempre contemplati in associazione a tutti gli altri dati diagnostici.

 

È stato dimostrato un significativo decremento del quoziente Aβ1-42/Aβ1-40 nel fluido cerebrospinale nello stadio preclinico o in quello MCI. Rispetto alla sola determinazione di Aβ1-42, la determinazione di Aβ1-42/Aβ1-40 consente una migliore differenziazione tra le diverse forme di demenza. Inoltre, l’impiego del quoziente Aβ1-42/Aβ1-40 riduce al minimo l’influenza negativa dei fattori preanalitici.

Tipo campione

CSF

Metodica

ELISA, ChLIA

Preparazione

A digiuno per circa 8-12 ore prima del prelievo

Condizioni di conservazione

Per la conservazione del campione consultare la Carta Servizi

Condizioni di trasporto

+2/+8°C

Bibliografia

Lewczuk P, Łukaszewicz-Zając M, Mroczko P, Kornhuber J. Clinical significance of fluid biomarkers in Alzheimer's Disease. Pharmacol Rep. 2020 Jun;72(3):528-542. doi: 10.1007/s43440-020-00107-0. Epub 2020 May 8. PMID: 32385624; PMCID: PMC7329803.

Hansson O, Batrla R, Brix B, Carrillo MC, Corradini V, Edelmayer RM, Esquivel RN, Hall C, Lawson J, Bastard NL, Molinuevo JL, Nisenbaum LK, Rutz S, Salamone SJ, Teunissen CE, Traynham C, Umek RM, Vanderstichele H, Vandijck M, Wahl S, Weber CJ, Zetterberg H, Blennow K. The Alzheimer's Association international guidelines for handling of cerebrospinal fluid for routine clinical measurements of amyloid β and tau. Alzheimers Dement. 2021 Sep;17(9):1575-1582. doi: 10.1002/alz.12316. Epub 2021 Mar 31. PMID: 33788410.

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Le sindromi neurologiche paraneoplastiche sono disordini neurologici che possono colpire qualsiasi parte del sistema nervoso, si verificano in associazione con il cancro e hanno patogenesi immunomediata che spesso è supportata dalla presenza di specifici autoanticorpi neuronali. Gli autoanticorpi neuronali vendono suddivisi in alto, medio e basso rischio di eziologia paraneoplastica. L’associazione con il cancro è compresa tra il 30 e il 70% per gli autoanticorpi a rischio intermedio ed è minore del 30% per quelli a rischio basso. Generalmente gli autoanticorpi a rischio intermedio e basso sono patogenetici e i pazienti rispondono bene alla terapia immunosoppressiva. Gli autoanticorpi anti-recettore dell’ N-metil-D-aspartato (NMDAR) sono marcatori di malattie neuronali autoimmuni come l’encefalite anti-NMDAR. L’associazione con il teratoma ovarico o extra-ovarico è del 38%. La presenza di tumore (principalmente teratoma ovarico) si riscontra in giovani donne tra i 12 e i 45 anni. Pazienti più vecchi e bambini hanno minor frequenza di tumore (<25% e <10%, rispettivamente). La ricerca di autoanticorpi neuronali a fenotipo intermedio e basso deve essere condotta su siero e liquido cerebrospinale in parallelo.

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