Autoimmunità

Anticorpi anti-RNP/Sm

Dettagli esame

Le SARD sono un gruppo eterogeneo di patologie caratterizzate da un’alterazione del sistema immunitario, che inizia ad attaccare i propri tessuti. Tra le principali SARD rientrano il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide, la sclerosi sistemica e la sindrome di Sjögren. Queste malattie colpiscono più organi e presentano sintomi comuni come affaticamento, febbre, dolori articolari e rash cutanei. La diagnosi si basa sull’integrazione tra valutazione clinica e test autoanticorpali specifici. Una diagnosi precoce è fondamentale per impostare una terapia adeguata e rallentare la progressione della malattia.

 

Gli antigeni Sm e RNP fanno parte di un complesso macromolecolare nucleare composto da RNA e proteine, localizzato nello spliceosoma, una struttura cellulare essenziale per il processamento dell’RNA pre-messaggero. Le proteine associate allo spliceosoma possono essere suddivise in due gruppi: le proteine del complesso comune Sm, condivise da tutte le small nuclear RiboNuclear Proteins (snRNP), e le proteine specifiche che caratterizzano ciascuna snRNP, denominate U1, U2, U4/U6 e U5.

 

Gli anticorpi anti-U1RNP sono diretti contro diversi componenti proteici del complesso U1 snRNP, in particolare RNP A, RNP C e RNP 68kDa. La presenza di questi autoanticorpi è considerata un forte indicatore della malattia mista del connettivo (MCTD), una connettivite sistemica che combina segni clinici del lupus eritematoso sistemico (LES), della sclerosi sistemica e della polimiosite.

 

Gli anticorpi anti-Sm sono autoanticorpi diretti contro questa componente del complesso e rappresentano un marcatore altamente specifico per il lupus eritematoso sistemico (LES).

 

Gli anticorpi anti-U1RNP sono presenti in quasi il 100% dei pazienti con MCTD e rappresentano un marcatore diagnostico fondamentale.

 

Va sottolineato che, sebbene possano comparire anche in altre connettiviti (come il LES), la presenza isolata di alti titoli di anti-U1RNP, in un contesto clinico suggestivo, è altamente specifica per la diagnosi di MCTD.

Il dosaggio degli ANA rappresenta il primo step diagnostico raccomandato in caso di sospetto clinico di SARD. Il metodo di riferimento è l’immunofluorescenza indiretta su cellule HEp-2, che consente l’identificazione di oltre 100 autoanticorpi diretti contro antigeni localizzati in diverse strutture subcellulari, garantendo un’elevata sensibilità diagnostica (fino al 96–97 % nelle connettiviti).
La frequenza degli ANA nelle malattie infiammatorie reumatiche è compresa tra il 20 ed il 100%, dove la frequenza più bassa si ritrova nell’artrite reumatoide compresa tra il 20 ed il 40%. Di conseguenza, la diagnostica differenziale degli ANA è indispensabile nell’individuazione delle singole malattie reumatiche e per differenziarle rispetto a altre malattie autoimmuni.

Per favorire una refertazione uniforme e clinicamente utile per il dosaggio degli ANA è stato introdotto un sistema di classificazione internazionale, l’International Consensus on ANA Patterns (ICAP), che permette la standardizzazione della nomenclatura per l’interpretazione dei pattern di fluorescenza su cellule HEp-2.

Tipo campione

Siero, plasma EDTA, plasma eparinato, plasma citrato

Metodica

Immunoblot

Preparazione

A digiuno per circa 8-12 ore prima del prelievo

Condizioni di conservazione

Per la conservazione del campione consultare la Carta Servizi

Condizioni di trasporto

+2/+8°C

Bibliografia

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